SIAMO SULL’ORLO DEL BARATRO: BISOGNA FARE PRESTO PER EVITARE LA CATASTROFE CLIMATICA

L’Ipcc sintetizza le conoscenze sulla crisi climatica: le soluzioni passano dalle rinnovabili, stop a centrali fossili ora attive. In futuro sarà impossibile adattarci, l’Italia subirà danni maggiori di altri Paesi. L’editoriale dell’ASviS.

Siamo sull’orlo del baratro ma possiamo ancora evitare il peggio”. È il forte monito che arriva dall’ultimo studio del 20 marzo dell’Ipcc, il Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici dell’Onu, che sintetizza i risultati chiave emersi dalle tre parti – la prima sulle basi fisichela seconda sull’adattamento e la terza sulla mitigazione – di cui si compone la pubblicazione del sesto rapporto di valutazione (Ar6). Siamo di fronte a ciò che rappresenta il più grande lavoro mai fatto sulla crisi climatica. Indirizzato ai decisori politici di tutto il mondo, il documento mostra il percorso da compiere per metterci al riparo da quel sottile confine che in questo momento ci separa dalla catastrofe climatica.

“L’integrazione di un’azione climatica efficace ed equa non solo ridurrà le perdite e i danni per la natura e le persone, ma fornirà anche benefici più ampi”, ha dichiarato il presidente dell’Ipcc Hoesung Lee. “Questo Rapporto di sintesi sottolinea l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e dimostra che, se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti“. Di seguito i principali messaggi della pubblicazione.

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