SIAMO IN RITARDO CON IL PNRR?

I dati di settembre pubblicati da Excursus+ permettono di fare qualche riflessione sul botta e risposta tra Giorgia Meloni, che parla di un Piano in ritardo, e Mario Draghi, che rivendica il totale rispetto delle scadenze. Chi ha ragione? Entrambi, a seconda del punto di vista che decidiamo di adottare. L’articolo di Percorsi di Secondo Welfare

Ogni mese Excursus+ attraverso Il Punto sul PNRR proporre dati, approfondimenti e riflessioni sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, offrendo nello specifico un monitoraggio dei bandi messi a disposizione da Ministeri, Agenzie governative, Regioni e altre Istituzioni, sistematizzate in un’infografica aggiornata. Secondo Welfare – che insieme a Excursus ha lanciato la serie #MementoPNRR – è partner di tale iniziativa perché ritiene che queste analisi siano utili per alimentare il dibattito sui cambiamenti che il PNRR dovrebbe portare nel Paese coinvolgendo territori e comunità, in particolare favorendo lo sviluppo di progetti, strategie ed idee.

È interessante che le nuove elaborazioni di Excursus+ sul mese di settembre siano rese disponibili proprio oggi. L’aspro confronto tra la probabile prossima premier Giorgia Meloni, che accusa il Governo di ritardi nell’attuazione del PNRR, e l’attuale primo ministro Mario Draghi, che invece rivendica il totale rispetto delle scadenze previste dal Piano, può infatti essere letto proprio a partire da una verifica, dati alla mano, su se e come stiamo spendendo le risorse messe a disposizione dall’Europa.

Oltre a permetterci di capire chi abbia ragione, questa analisi ci offre l’opportunità di fissare anche alcuni punti utili a capire come procederà il Piano nel prossimo futuro.

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