SERVIZIO CIVILE, LA DADONE “TROVA” 8MILA POSTI IN PIÙ

Dopo la protesta di Vita, Cnesc e Forum per il Terzo settore, la titolare delle Politiche giovanili mette assieme ben 43 milioni non spesi nei conti del suo ministero e allarga a 64mila i posti disponibili. Per le associazioni non c’è, però, nemmeno il tempo di festeggiare: i nuovi termini scadono il 10 febbraio. L’articolo di Giampaolo Cerri su Vita

È bastata una sorta di funding review, una revisione dei finanziamenti possibili, andando a frugare nelle somme non spese a Largo Chigi 19, sede delle Politiche giovani e, oplà, ecco pronti 8mila nuovi posti per il Servizio civile.

La notizia, quasi surreale perché “cuba” 43 milioni, la riporta una nota della stessa titolare del dicastero, Fabiana Dadone: “Al bando precedente, che includeva circa 56.200 ragazzi, erano arrivate ulteriori domande rispetto ai posti che si era riusciti a coprire con le risorse. Grazie a una ricognizione all’interno del Dipartimento politiche giovanili, sia sul lato delle risorse politiche giovanili, sia dal lato Servizio civile universale ci ha consentito di individuare economie di gestione non spese e ancora utilizzabili”.

E annuncia un decreto che riapre il bando per oltre 8mila posti, “arrivando a un totale di quasi 64mila ragazzi”, chiosa trionfalmente la ministra grillina, anzi “il ministro” stando alla definizione del sito istituzionale.

Un bel dietrofront, repentino nei modi e nei tempi, tanto da far dubitare della ricognizione stessa che, a mo’ di pesca miracolosa, tira su milioni a decine nelle pieghe di un ministero per giunta senza portafoglio.

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