REGIME FISCALE IN ATTESA DEL VIA LIBERA DELL’UNIONE

Le impese sociali trovano un riconoscimento con la Riforma del terzo settore grazie a nuovi strumenti giuridici e tributari introdotti con il D.lgs. 112 del 2017. La crescita esponenziale delle imprese sociali diverse dalle coop sociali secondo Uniocamere dimostra il particolare appeal di tali realtà che avevano finora avuto un ruolo piuttosto marginale nel contesto degli enti produttivi dell’economia sociale. Si passa, da circa il 2,9% del totale prima dei decreti di riforma al 24,7%. Numeri a cui potranno poi aggiungersi le tante Onlus che svolgono attività produttiva e che ad oggi risultano ancora iscritte nell’Anagrafe gestita dall’Agenzia delle entrate. Un cambiamento, questo, dettato dal superamento di due importanti limitazioni sia sotto il profilo civilistico che fiscale. Il primo legato all’attenuazione del divieto assoluto di distribuzione di utili. Il secondo, invece, alla previsione di uno specifico regime fiscale, al momento in attesa del vaglio della Commissione UE, su cui si baserà il futuro sviluppo delle imprese sociali.

L’articolo, pubblicato su Il Sole 24 Ore il 15 dicembre 2022, è disponibile integralmente su terzjus.it