LE NAZIONI UNITE RICONOSCONO LE FONDAZIONI ED ENTI FILANTROPICI COME ATTORI CHIAVI DELL’ECONOMIA SOCIALE IN UNA STORICA RISOLUZIONE
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una nuova risoluzione sulla “Promozione dell’economia sociale e solidale per lo sviluppo sostenibile” in cui riconosce le fondazioni come parte dell’economia sociale e solidale. La risoluzione è la prima a trattare il tema dell’economia sociale e rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dell’ecosistema dell’economia sociale a livello mondiale.
LE FONDAZIONI DI COMUNITÀ ATTORI DI CAMBIAMENTO TRASFORMATIVO: LE ESPERIENZE DI FONDAZIONE CATERINA DALLARA
La ricerca e la pratica dimostrano che le fondazioni di comunità possono essere ricoprire e abbracciare ruoli di leadership nella comunità perché possono adottare una prospettiva a lungo termine e non dipendono da campagne annuali di raccolta fondi né devono cedere alle pressioni politiche. Grazie alla loro indipendenza, sono ben posizionate per affrontare questioni controverse e correre rischi. La Fondazione Caterina Dallara è una neonata fondazione comunitaria della Val Ceno (Parma, Italia) con la missione di promuovere la crescita sociale e culturale del territorio e della sua comunità. Questo documento, scritto da Irene Valotti, Segretario Generale della Fondazione Caterina Dallara, affronta alcune delle sfide della regione – la valle è infatti classificata dal governo italiano tra le “aree interne” – e come possono essere affrontate facendo leva sulle risorse esistenti e coinvolgendo la comunità. Ad oggi, la Fondazione Caterina Dallara ha condotto un’analisi dei bisogni della comunità, ha avviato la progettazione della propria sede insieme alla comunità, ha sostenuto diverse organizzazioni della società civile attraverso piccole sovvenzioni e lo sviluppo di capacità, ha sponsorizzato un programma di scambio di studenti e ha avviato una partnership con l’Università di Parma.
TRE RECENTI VITTORIE DIPLOMATICHE PER LA GIUSTIZIA CLIMATICA – E LE PROSSIME NOVITÀ
Il tempo sta per scadere per fermare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Ma anche se il tempo passa, la crescente solidarietà tra gli Stati membri delle Nazioni Unite sta dando segnali di speranza per quanto riguarda l’azione per il clima, la giustizia climatica e i finanziamenti per il clima.
MEGLIO INSIEME? UN NUOVO STUDIO SUL VALORE AGGIUNTO DEGLI APPROCCI COLLABORATIVI NEI PROGRAMMI DELLA FONDAZIONE PORTICUS
Un nuovo rapporto di TPI-The Partnering Initiative per la fondazione filantropica Porticus fa luce su come, e con quali risultati, le fondazioni ed enti filantropici possono sostenere una collaborazione d’impatto e di trasformazione. L’analisi ha rilevato che l’approccio ai programmi di Porticus ha permesso una collaborazione significativa tra e con i partner dell’organizzazione, sia finanziati che non. Inoltre, in tutti i 14 programmi analizzati in questo studio, è stato dimostrato che questa collaborazione ha creato un valore aggiunto, in molti casi verso il cambiamento dei sistemi. Sono stati identificati quattro fattori chiave per il successo della collaborazione nei programmi Porticus, oltre a riconoscere che anche fattori come la progettazione intenzionale della collaborazione e un solido monitoraggio, valutazione e apprendimento svolgono un ruolo importante.
GENDER INEQUALITY AND CLIMATE CHANGE ARE NOT SEPARATE CHALLENGES
Climate impacts are reversing gains in gender equality. Women and girls are disproportionately impacted by the climate crisis, which amplifies existing inequalities and builds on societal expectations related to gender roles. They face greater hurdles to climate adaptation, significant economic repercussions, increased unpaid care and domestic work, and a higher risk of violence due to the crisis’s compounding impacts.
THE OPPORTUNITIES FOR MORE STRATEGIC PHILANTHROPY ARE VAST – HERE WHAT CORPORATIONS NEED TO DO
Across the Middle East and North Africaregion, various studies on giving suggest that nearly eight or nine out of 10 people in GCC countries make donations, more than half are spontaneous donations, and two-thirds usually go to charities rather than social investment. This indicates that, although there is a strong culture of giving, philanthropy in the region, whether by individuals, foundations, or corporations, often lacks strategy, depth, and efficiency.
UNLOCKING THE POWER OF DATA REFINERIES FOR SOCIAL IMPACT
Many argue that the social sector lacks data due to capacity, technology, and funding constraints. But what if there’s something more systemic going on?