STEFANIA MANCINI SUCCEDE A FELICE SCALVINI

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VITA – Votata all’unanimità dall’assemblea annuale dei soci che ha nominato i 21 consiglieri del Consiglio Nazionale. Approvato il nuovo statuto, che sancisce il percorso dell’associazione verso l’iscrizione al Registro Unico del Terzo settore come rete associativa nazionale. Assifero assume la nuova denominazione di Associazione italiana delle fondazioni ed enti filantropici

L’assemblea annuale dei soci di Assifero che si è tenuta online ieri, mercoledì 19 maggio, ha non solo visto il rinnovo degli organi associativi, ma anche il passaggio di testimone alla presidenza tra Felice Scalvini, fondatore e promotore dell’associazione, nominato all’unanimità durante l’assemblea presidente onorario, e Stefania Mancini, consigliere delegato di Fondazione Charlemagne e già vicepresidente vicario di Assifero, eletta all’unanimità.

«La filantropia strategica può e deve giocare un ruolo fondamentale nel processo di sviluppo sostenibile del nostro Paese, così da poter contribuire in modo responsabile e costruttivo alla ripresa e la crescita dell’Italia» afferma la neopresidente Stefania Mancini. «E Assifero, casa delle fondazioni ed enti filantropici italiani, saprà fare la propria parte perché ciò avvenga. Sono onorata della fiducia dimostratami dai soci e accolgo con orgoglio, umiltà, spirito di servizio e di restituzione l’incarico di presidente; insieme al nuovo Consiglio Nazionale, composito per tipologie, dimensioni, caratteristiche delle fondazioni ed enti filantropici rappresentati, territori geografici, così come per competenze ed esperienze dei singoli consiglieri, potremo assumere con dedizione strategica, consapevolezza e capacità di proposta e rappresentanza le sfide che attendono il nostro Paese. Le sapremo affrontare anche grazie a ciò che abbiamo costruito fino ad oggi e a un’identità e visione chiara, condivisa e solida, che ormai ci appartiene, frutto di un percorso associativo lungo, al quale ho potuto prendere parte fin dagli albori, guidato sapientemente da Felice Scalvini».

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