Due miti da sfatare per evitare l’agonia per progetti del terzo settore

Il Giornale delle Fondazioni

Perché le fondazioni filantropiche italiane dovrebbero iniziare a finanziare obiettivi strategici e organizzazioni e non solo progetti?  “Il meccanismo dei bandi ha prodotto organizzazioni deboli, in starvation cycle e in concorrenza vitale tra loro e un effetto di adattamento, di isomorfismo delle organizzazioni del terzo settore come progettifici”. Ne scrive Carola Carazzone, segretario generale di Assifero (Associazione italiana delle fondazioni ed enti della filantropia istituzionale) e membro dell’advisory board di Ariadne (European Funders for Social Change and Human rights) e di ECFI (European Community Foundations Initiative). “Il terzo settore italiano (…) che regge un sistema di welfare pubblico traballante, ma non riesce a fare il salto propositivo necessario per essere il motore di trasformazione sociale, il catalizzatore di innovazione e sviluppo umano e sostenibile che potrebbe essere”.

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