L’Agenda 2030 ci offre una “Teoria del cambiamento” globale, alla luce della quale verificare l’impatto dell’operato del terzo settore, delle ONG, del mondo della filantropia, del settore privato, delle politiche e delle riforme del governo. Non è più pensabile proporre strategie di intervento sociale che non contribuiscano alla costruzione di un modello di sviluppo sostenibile a livello sociale, economico, ambientale e istituzionale all’interno del quale “nessuno sia lasciato indietro”. La recente spinta che osserviamo in Italia verso la valutazione dell’impatto degli interventi sociali, che oggi vede coinvolti – a livello nazionale e internazionale enti pubblici, soggetti privati, soggetti della filantropia, può essere considerata come il prodotto di questo dibattito. La discussione è in pieno fermento e non è il momento di definire quadri metodologici rigidi, ma piuttosto di attivare processi di ricerca e di sperimentazione e di sintonizzarsi sulla discussione al più alto livello. Ne parla Maura Viezzoli, vice presidente del CISP-Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli.
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