LUOGHI DI RIGENERAZIONE URBANISTICA E PRODUZIONE CULTURALE

Il valore della cultura come elemento di coesione sociale passa anche nella rigenerazione e nel recupero di luoghi e spazi. Dagli anni ’80 il valore unificante della cultura si è tramandato grazie a questi luoghi, dove negli anni i giovani hanno capito come coltivare esperienze innovative, anche sul piano sociale. Ne parla su Rivista Solidea Emiliano Paoletti, direttore del Polo del ‘900 di Torino.

All’inizio degli anni ‘90, le città e le loro amministrazioni si trovano per la prima volta al centro del pensiero di sviluppo del nostro Paese. Siamo in quella fase comunemente individuata come fine della Prima Repubblica: il ruolo guida dei partiti, in particolare DC, PCI e PSI, per come lo avevamo conosciuto in tutto il Secondo Dopoguerra, viene improvvisamente meno. Da una parte, la vicenda di Tangentopoli che travolge di fatto tutti i tradizionali partiti di governo e non solo, dall’altra la fine del Socialismo reale con la caduta del Muro di Berlino, la fine dell’Unione Sovietica e del blocco socialista in Europa portano di fatto al tramonto di un sistema che aveva guidato il Paese per oltre 40 anni.

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