LE CONSEGUENZE DELLA DAD CHE FACCIAMO FINTA DI NON VEDERE

«Oggi abbiamo bisogno di una scuola che aiuti i ragazzi nella crescita psicologica, la trasmissione di contenuti si può fare su internet», afferma David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi, su Vita interrogandosi sulle cause del malessere di bambini e adolescenti. «Non è un buon segnale che non sia stato rinnovato il protocollo per portare sostegno psicologico nelle scuole».

«Oggi abbiamo bisogno di una scuola che aiuti i ragazzi nella crescita psicologica, la trasmissione di contenuti si può fare su internet». David Lazzari, presidente del CNOP, Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, si interroga sulle cause del malessere di bambini e adolescenti. La pandemia, spiega, «ha amplificato il disagio psicosociale già presente nei giovani.
Le cause sono varie, la mancanza di socialità e le insicurezze e i problemi, anche nelle famiglie, causate dalla pandemia stessa. I giovani sono disorientati rispetto ad una società complessa che li bombarda di stimoli contrastanti, che non aiuta la loro psiche. Non è un buon segnale, osserva, il fatto che nella legge di bilancio non ci sia il bonus per andare dallo psicologo e non sia stato rinnovato il protocollo firmato nel 2020 tra Ordine Psicologi e Ministero dell’Istruzione per portare sostegno psicologico nelle scuole.

Presidente Lazzari, un’indagine promossa da Fondazione Soleterre e dall’Unità di Ricerca sul Trauma dell’Università Cattolica di Milano (dicembre 2020), il 17,3% dei giovani dai 14 ai 19 anni pensa “quasi ogni giorno” o “per più della metà dei giorni” che sarebbe meglio morire o farsi del male, a causa del dolore che la vita provoca. Dal suo osservatorio privilegiato come stanno i bambini e i ragazzi?
E’ un dato che trova riscontro in tutte le indagini fatte in questo periodo. Sono raddoppiati i disturbi dello sviluppo, di ansia e depressione, del comportamento, ma soprattutto c’è una condizione di malessere psicologico molto diffuso. La metà dei giovani guarda al futuro con pessimismo, senza speranza. E’ una delle conseguenze della pandemia che però ha amplificato il disagio psicosociale già presente nei giovani. Le cause sono varie, la mancanza di socialità e le insicurezze e i problemi, anche nelle famiglie, causate dalla pandemia. I giovani sono disorientati rispetto ad una società complessa che li bombarda di stimoli contrastanti, che non aiuta la loro psiche. La pandemia ha gettato benzina su un fuoco già acceso. Ora questo disagio, se non ascoltato, inciderà sul loro sviluppo. Stiamo compromettendo il futuro di queste generazioni.

Parliamo ora di didattica a distanza: forse non è stata la risposta migliore per il nostro sistema di istruzione, ma è ciò che ci ha permesso di andare avanti in una situazione di emergenza. Come valuta la DAD oggi? E’ d’accordo con chi la considera il male assoluto?
Gli estremismi sono sempre falsi. E’ evidente che se non puoi fare altro ricorri alla DAD piuttosto che al nulla. Però occorre sapere che questo ha delle conseguenze, soprattutto in termini psicologici e di valore degli apprendimenti. Lo hanno mostrato le indagini fatte. E questo non lo si vuol vedere. Così come non si vuol vedere il disagio complessivo degli studenti e insegnanti dopo due anni di montagne russe, DAD o meno che sia.

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