LA PRODUTTIVITÀ MISURA ANCHE GLI OBBIETTIVI DI INTERESSE GENERALE

Premi di produttività e welfare come strumenti di valorizzazione dei dipendenti del mondo non profit. Due normative, quelle sui piani welfare e produttività, che trovano un punto di incontro con la recente riforma del Terzo settore.

I chiarimenti da parte dell’agenzia delle Entrate (circolare 28/2016), in ordine alla applicabilità dell’aliquota sostituiva del 10% sui premi di produttività anche al Terzo settore, aprono la strada a nuove opportunità per gli enti non profit. Queste realtà, infatti, hanno la possibilità di applicare strumenti pensati per il mondo profit ma che, se adeguati alla natura dell’ente, possono costituire una valida chance per valorizzare il trattamento economico dei dipendenti e i comportamenti virtuosi. È necessario, però, che vengano rispettati tutti i presupposti stabiliti dal legislatore (articolo 1, comma 182e seguenti della legge 208/2015). Questo significa che i dipendenti in forza in un ente del terzo settore possono fruire dell’aliquota ridotta sui premi di produttività purché siano stati individuati e raggiunti obiettivi incrementali compatibili con la natura giuridica del medesimo ente.

L’articolo, a cura di Gianpaolo Sbaraglia e Gabriele Sepio, è stato pubblicato su «Il Sole 24 Ore» del 6 Ottobre 2022 ed è disponibile integralmente su terzjus.it