LA FONDAZIONE DELLA COMUNITA’ BERGAMASCA OSPITA LA FONDAZIONE DELLA COMUNITA’ DI ORADEA (ROMANIA)

Una delegazione della fondazione di Comunità di Oradea (Romania) accompagnata da alcuni ragazzi volontari che collaborano a progetti sui giovani è stata ospite della fondazione della Comunità Bergamasca. Di seguito il racconto dell’esperienza.

Ci ha colpito molto poiché nonostante la giovane età dei ragazzi questi avevano le idee molto chiare.
Lo scambio si è rivelato molto proficuo su due fronti, da una parte abbiamo mostrato loro quella che nella nostra Fondazione è considerata una buona prassi ovvero il rapporto di collaborazione pluriennale che stiamo tuttora intrattenendo con la conferenza dei sindaci, un organismo sovracomunale che riunisce i rappresentanti istituzionali di tutti i comuni della nostra provincia che si occupano di politiche sociali, grazie al quale ogni anno possiamo mettere a bando delle risorse insieme per finanziare progetti di utilità sociale in ogni ambito della provincia.
Non solo ma questo modello di collaborazione funzionale ha permesso agli enti locali di sperimentare progetti innovativi in ambito sociale che sono poi stati fatti propri dall’ente stesso e inseriti nella loro programmazione pluriennale.
La cosa più interessante per la Fondazione nostra ospite è stato proprio vedere come l’ente pubblico fosse così vicino alla comunità tanto da collaborare strettamente con una fondazione di comunità mettendo a disposizione delle risorse pubbliche, modello che nella loro realtà non esiste.

L’altro aspetto che abbiamo voluto sottolineare come buona prassi è un progetto vincitore lo scorso anno del bando di Welfare di Comunità di Fondazione Cariplo, progetto presentato da due ambiti territoriali (quindi ancora enti pubblici) di Seriate e Grumello in partnership con enti del terzo settore, tra i quali figura la nostra Fondazione di comunità.
Anche quest’ultimo progetto ci vede sperimentare una nuova forma di collaborazione che sta portando alla realizzazione di buone prassi di governance e che ci vede interlocutori alla pari con il pubblico, inoltre ci ha permesso di sperimentare nuove forme di fundraising.

Dal canto loro i nostri ospiti ci hanno raccontato una realtà diversa dalla nostra dove il settore pubblico non è molto presente nelle politiche di welfare sociale, per cui il loro sforzo nella raccolta di fondi si concentra soprattutto verso aziende e privati.
Una cosa che ci ha colpito particolarmente è una forma di raccolta fondi che loro attuano periodicamente attraverso eventi organizzati che mettono in competizione le organizzazioni di volontariato che si contendono la vittoria sfidandosi in diverse prove, tra le quali anche gare di nuoto.
In conclusione, ritengo che questi scambi con realtà diverse dalla nostra possano permettere una contaminazione positiva per entrambe le parti, lo scambio di buone prassi è fondamentale per far crescere ogni organizzazione soprattutto nel terzo settore”.