“INTERVISTA” A CHATGPT: COME SARÀ IL MONDO NEL 2050? QUALE SCENARIO È PIÙ PROBABILE?

“Qual è lo scenario più probabile per l’umanità nel 2050?”. Con questa domanda è iniziata l’“intervista” a ChatGpt, un modello di linguaggio di intelligenza artificiale, condotta con la collaborazione di Pietro Speroni di Fenizio, docente di big data all’Università Lumsa di Roma, sul futuro del Pianeta e dell’essere umano.

ChatGpt, acronimo di Chat generative pre-trained transformer, è statasviluppata da OpenAi, un’organizzazione no profit di ricerca sull’intelligenza artificiale, e presentata a fine novembre del 2022. Basandosi su articoli di giornale, libri e testi di canzoni, ChatGpt è in grado di conversare in modo coerente e articolato. Con un limite: gli input si sono fermati al 2021, quindi Chat Gpt ignora, per esempio, l’attacco russo all’Ucraina e le sue conseguenze geopolitiche.

Interrogata sui possibili scenari per l’umanità nel 2050, ChatGpt ha descritto un futuro sostenibile e uno di lento declino, caratterizzato dalle conseguenze dei cambiamenti climatici e dall’aumento delle disuguaglianze. Tra gli scenari più pessimistici ChatGpt ha citato la possibilità che l’intelligenza artificiale superi le capacità dell’essere umano. Alla richiesta di approfondire questo scenario ChatGpt ha esposto le maggiori preoccupazioni legate all’intelligenza artificiale, come la mancanza di trasparenza e di governance e i rischi per l’occupazione.

Non sono mancate note positive: ChatGpt ha concluso le proprie risposte ricordando che il futuro “non è già stato stabilito e che abbiamo ancora tempo” per assicurare un futuro sostenibile per l’umanità.

Su futuranetwork.eu la traduzione integrale della conversazione con ChatGpt svoltasi in lingua inglese.