IL PREZIOSO RUOLO DELLE ACQUE SOTTERRANEE AL TEMPO DELLA CRISI CLIMATICA

I report Wwf e Unesco forniscono una panoramica sulla risorsa idrica, spesso collegata a eventi estremi. Saremo sempre più dipendenti dalle acque sotterranee, aumentano gli impatti della siccità in Italia. L’articolo di Ivan Manzo

Invisibile ma vitale. È l’estrema sintesi dell’Un world water report che quest’anno l’Unesco dedica all’importanza delle acque sotterranee. Uscito in occasione della giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), lo studio chiede agli Stati di alzare il tiro sulle politiche di gestione delle acque sotterranee in modo da affrontare efficacemente le crisi idriche attuali e future in tutto il mondo.

L’importanza delle acque sotterranee. Pur essendo “nascoste” attualmente forniscono la metà del volume di acqua prelevata per uso domestico dalla popolazione mondiale (compresa quella potabile per la stragrande maggioranza della popolazione rurale che non beneficia di sistemi di approvvigionamento pubblici o privati) e circa il 25% di tutta l’acqua utilizzata per l’irrigazione agricola.

A livello globale, si prevede che l’uso della risorsa idrica aumenterà di circa l’1% all’anno per i prossimi 30 anni; inoltre, a causa della crisi climatica avremo sempre meno risorse idriche superficiali. Questi fattori incideranno sulla domanda di acqua sotterranea: con l’aumento della temperatura saremo sempre più dipendenti da questa preziosa fonte di approvvigionamento. La cosa positiva è che, in generale, si tratta di un’acqua di buona qualità, che “può essere utilizzata in modo sicuro e conveniente, senza richiedere livelli avanzati di trattamento”.

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