IL MINISTERO DELL’AMBIENTE PRESENTA IL PIANO DI ADATTAMENTO ALLA CRISI CLIMATICA

Dopo anni prende il via l’iter che dovrà portare all’approvazione del Pnacc per mettere in sicurezza un’Italia sempre più vessata dagli eventi estremi. L’ASviS chiede da tempo l’approvazione del Piano

Se ne erano perse le tracce. Parliamo della bozza del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici presentata dal ministero dell’Ambiente nell’ormai lontano 2017. Sul finire del 2022 arriva però il “colpo di spugna”: spinto dalle tragedie che negli ultimi mesi hanno colpito il territorio italiano – Marche e Ischia ne sono purtroppo un chiaro esempio -, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato il 28 dicembre la versione aggiornata del “Pnacc.

Si tratta di uno strumento strategico di particolare rilievo, dato che dovrà fornire un quadro di indirizzo nazionale per l’implementazione di azioni finalizzate a ridurre al minimo i rischi climatici e migliorare la capacità di adattamento dei nostri sistemi naturali, sociali ed economici.

La struttura del Pnacc è articolata in cinque sezioni: il quadro giuridico di riferimento; il quadro climatico nazionale; impatti dei cambiamenti climatici in Italia e vulnerabilità settoriali; misure e azioni di adattamento; governance dell’adattamento.

La grande novità risiede proprio nella sua pubblicazione che consente, così, l‘avvio di un iter atteso da troppo tempo. Il documento sarà ora sottoposto a consultazione pubblica, prevista dalla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas). Dopo l’approvazione definitiva con decreto del ministro, si procederà poi all’insediamento dell’Osservatorio nazionale che dovrà garantire l’immediata operatività del Piano.

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