IL FALLIMENTO DELL’AZIONE CLIMATICA RESTA LA PIÙ GRANDE MINACCIA AL NOSTRO FUTURO

La classifica del Global risks report 2022 sui maggiori rischi socioeconomici mondiali: le crisi ambientali nelle prime tre posizioni, malattie infettive al sesto posto. Italia nella morsa crisi climatica – crisi del debito. L’articolo di Ivan Manzo per l’Alleanza Italiana dello Sviluppo Sostenibile

Nonostante siano trascorsi quasi due anni dallo scoppio della pandemia, per l’ultimo Global risks report del World economic forum (Wef) il virus non è la principale minaccia che il mondo sarà costretto ad affrontare nei prossimi anni. Secondo lo studio pubblicato l’11 gennaio, infatti, è sempre il cambiamento climatico il più grande rischio per la stabilità socio-economica globale. Nei primi cinque posti della “Top 10 global risks”, stilata dal Wef in base ai risultati dell’ultimo sondaggio “Global risks perception survey” (Grps) sui maggiori rischi dei prossimi 10 anni, le prime tre posizioni sono tutte occupate da problemi di matrice ambientale: seguono alla crisi climatica i danni generati dagli eventi estremi e quelli relativi alla perdita di biodiversità. Al quarto posto, invece, troviamo la graduale scomparsa di coesione sociale e al quinto la crisi dei mezzi di sussistenza, due elementi di disordine sociale anch’essi riconducibili a crisi ambientali. Gli effetti negativi legati alle malattie infettive sono “solo” al sesto posto. Chiudono la classifica altre due questioni legate alla gestione degli ecosistemi, cioè i danni all’ambiente generati dall’uomo e il depauperamento delle risorse naturali, poi crisi del debito e tensioni geopolitiche.

Il Grps è stato condotto su un campione di oltre mille intervistati, nell’ambito della rete del Wef fatta di accademici, imprenditori, uomini di governo, esponenti della società civile e “leader di pensiero”.

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