I POLI CIVICI DI ROMA, IN PRIMA LINEA PER UN’ECONOMIA DI PROSSIMITÀ

A destra: Stefania Mancini, Presidente di Assifero e consigliera di Fondazione Charlemagne Onlus

In Vicariato ad aprile la presentazione di una ricerca svolta nei municipi della Capitale, sviluppata dalla Sapienza con Fairwatch e fondazione Charlemagne.

Nel corso dell’evento è stata presentata una ricerca nata dalla collaborazione tra soggetti diversi sviluppata dal LabSU – Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare” (Dicea – Sapienza Università di Roma) in collaborazione con l’associazione Fairwatch e finanziata dalla fondazione Charlemagne. Un lavoro frutto dell’esperienza fatta sul campo dai ricercatori i quali, tra le oltre 6mila realtà virtuose che operano nei municipi romani, hanno individuato 21 territori che collaborano in sinergia, che hanno cioè creato reti di mutualismo, tra le quali spiccano i quartieri Esquilino – dove lo scorso anno è nato un vero e proprio laboratorio di attivazione sociale che coinvolge oltre trenta associazioni – e Quarticciolo. Qui il polo civico si propone, tra l’altro, di favorire l’occupazione e l’imprenditoria locale, contrastare il disagio sociale, la dispersione scolastica e quindi il radicamento della criminalità organizzata nel tessuto sociale del quartiere.

Il lavoro è stato portato avanti con «ostinazione e ottimismo», ha affermato Stefania Mancini, Presidente di Assifero. «A tutti noi preme assicurare una vita dignitosa a tutti mentre a Roma è assicurata solo a un nucleo di persone – ha rimarcato -. Bisogna lavorare insieme e in modo sistemico perché da soli non bastiamo».

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