“I PATTI EDUCATIVI SONO UNO STRUMENTO PREZIOSO CHE VA DECLINATO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE E CLIMATICO”

Le conclusioni dell’incontro “Comunità, Territorio e Ambiente” promosso da A Sud che ha visto la partecipazione di Carola Carazzone, Segretaria Generale di Assifero.

Si è tenuto ieri 5 Ottobre presso l’Istituto Simonetta Salacone plesso Rosa Parks nel V municipio di Roma, l’incontro promosso da A Sud sui patti educativi di comunità. L’occasione ha creato un fertile spazio di confronto per realtà nazionali impegnate sui temi della povertà educativa e sulla proposta dell’Associazione A Sud di inserire le questioni ambientali e climatiche nei Patti educativi di comunità e nella definizione di povertà educativa.

Co-progettare i patti educativi: la centralità delle questioni ecologiche
Le condizioni ambientali e gli impatti climatici sempre piu frequenti e pervasivi incidono in maniera decisiva su tutti gli aspetti dello sviluppo in età pre-scolare e scolare. Il CMCC ha pubblicato nei mesi scorsi un report che disegna gli scenari di rischio climatico per sei città italiane in cui Roma ha indici di vulnerabilità tra i più preoccupanti, soprattutto per intensità e durata di ondate di calore e frequenza di eventi climatici estremi che riguardano l’intero territorio cittadino; mentre uno studio realizzato da Nature del maggio 2021 rileva un drammatico nesso tra neurosviluppo infantile ed esposizione a metalli pesanti. Da questa riflessione è nata la necessità di costruire spazi e processi di articolazione tra istituzioni politiche ed educative e società civile verso la costruzione di processi inclusivi e capaci di rispondere assieme a tutte le crisi in campo.

“Se è vero che la vulnerabilità ambientale è una delle cause della povertà educativa – ha spiegato nell’intervento introduttivo Laura Greco, presidente di A Sud Onlus – un nuovo paradigma fondato sulla sostenibilità può fornirci alcune risposte per un cambio di prospettiva. Le scuole devono divenire presidi per la lotta ai cambiamenti climatici e agenti di cambiamento. Occorre iniziare una vera e propria preparazione all’emergenza formando gli insegnanti e facendo diventare ragazze e ragazzi sentinelle del clima che cambia, entrare la scienza a scuola e costruire comunità energetiche e circolari”.

Un’alleanza tra soggetti diversi, con un obiettivo comune 
La giornata di lavori ha aperto uno spazio di dialogo e confronto tra scuole e comunità educante, istituzioni pubbliche nazionali e locali, mondo della filantropia, associazionismo, movimenti giovanili, attivismo e comunità scientifica sul tema fondamentale della co-programmazione dei Patti educativi di comunità riguardo alle questioni ambientali e climatiche: hanno partecipato e arricchito il dibattito con i loro interventi Raffaele Lupoli – direttore editoriale di EconomiaCircolare.com, Claudia Pratelli – Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro del Comune di Roma, Carola Carazzone – Segretaria Generale di Assifero, Marco Rossi-Doria presidente di Impresa sociale Con i Bambini,  gli attivisti Sophia Mayer dei Fridays for future e Tommaso Martelli di Unione degli Studenti, Rosanna Labalestra – Dirigente Scolastica dell’Istituto Simonetta Salacone, Marta Bonafoni – Consigliera Regione Lazio, Giulio Cederna – Direttore Italia Fondazione Paolo Bulgari, Andrea Morniroli – Coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.

Continua a leggete su asud.net

La registrazione dell’incontro