GUIDA OPERATIVA PER LA CREAZIONE DI PARTENARIATI FRA ENTI PUBBLICI ED ENTI DI TERZO SETTORE E SOGGETTI FINANZIATORI

Il documento “Gli strumenti di raccolta fondi e le forme di finanziamento delle attività di interesse generale previsti dalla Riforma del Terzo settore. Guida operativa per la creazione di partenariati fra enti pubblici ed enti di terzo settore e soggetti”, curato da Gabriele Sepio, Segretario generale dell’osservatorio per la filantropia e il terzo settore (Terzjus), e della commissione fiscale del Coni nasce nell’ambito del progetto “Co-Progetta – Un’amministrazione condivisa”, finanziato con risorse del Fondo Sociale Europeo e realizzato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e Anci, con la collaborazione delle sue Fondazioni Cittalia e IFEL.

La Riforma del Terzo settore, oggetto del progetto formativo “Co-progetta“, ha innovato il quadro di riferimento della disciplina. Siamo in presenza di un vero e proprio diritto del Terzo settore, che – in ragione del suo fondamento costituzionale e delle sue peculiarità – poggia sualcuni “perni”.

Intendiamo riferirci all’introduzione di una definizione unitaria di enti di Terzo Settore (ETS), contenuta nel Codice del Terzo settore (CTS) (art. 4), che tuttavia non cancella, anzi le sostiene, le particolare forme di enti.

Il diritto del Terzo settore si caratterizza, oltre che per una propria attitudine innovativa, anche per la funzione “promozionale” del ruolo e dell’attività degli ETS, in ragione delle finalità e delle modalità di svolgimento delle attività da parte degli ETS.

Da qui, un sistema di disposizioni, che prevedono forme di sostegno e di promozione dello svolgimento delle attività di interesse generale da parte degli ETS, attivate da soggetti diversi da questi ultimi; cittadini, soggetti for profit, finanziatori ed enti pubblici. In particolare, le varie forme di raccolta fondi e di finanziamento delle attività di interesse generale.

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