GIOVANI E SERVIZIO CIVILE

Il servizio civile rappresenta un’esperienza che riesce a coinvolgere decine di migliaia di giovani in una forma di “difesa della patria” civile, non armata e nonviolenta. A partire dagli ultimi dati disponibili, l’articolo fa il punto sul fenomeno e riflette sulle dinamiche interne al mondo giovanile coinvolto nel servizio civile per individuarne le più recenti tendenze


Lo scorso 20 settembre il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del consiglio ha comunicato che “alla data del 16 settembre 2022, il numero di operatori volontari avviati al Servizio civile universale nell’ambito della misura M5.C1 Investimento 4 ‘Servizio civile universale’ raggiunge il totale di 45.582 volontari” il che “segna il superamento del target M5C1-16-ITA 1, che indica per il primo ciclo PNRR, l’avvio al servizio di 40.000 operatori volontari”. Si tratta di un’ottima notizia che, tra le altre cose, testimonia di come siano finora andati a buon fine i fondi destinati nel PNRR al servizio civile.

Appurato che il servizio civile è ancora un’esperienza che riesce a coinvolgere (unica nel suo genere) decine di migliaia di giovani in quella forma di “difesa della patria” civile, non armata e nonviolenta che proprio quest’anno compie 50 anni dal suo riconoscimento giuridico nel nostro Paese, proviamo a vedere che cosa i numeri ci possono indicare sulle più recenti tendenze di questa esperienza.

Il primo dato è la risposta dei giovani all’offerta di servizio civile proposta dagli enti. Il bando del 14 dicembre 2021 ha offerto inizialmente 56.205 posti. A questi, il 25 gennaio 2022, si aggiungono ulteriori 8.481 posti, per un totale complessivo di 64.686 posti in Italia e all’estero. Per questa mole inedita di posti si sono candidati 112.008 giovani (1,7 domande per ogni posto disponibile). Tanti, si dirà. Ma non tanti quanto se ne aspettavano gli enti. Basti pensare, infatti, che per il bando dell’anno precedente, del 21 dicembre 2020, che prevedeva 55.793 posti, furono presentate 125.286 domande (2,2 domande per ogni posto disponibile). Una dinamica che si era già verificata nel bando del 4 settembre 2019: 85.552 domande presentate a fronte di 39.646 posti (2,1 domande per ogni posto disponibile). Pertanto, secondo il trend dei due anni precedenti, alle 135.000-142.000 domande che era legittimo attendersi, ne sono mancate circa 20.000-30.000.

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