FORUM DELLE DIASPORE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE. SERVE MAGGIOR ASCOLTO

È mai possibile che una realtà innovatrice come quella delle Diaspore per lo sviluppo possa essere frenata e sminuita da chi l’ha celebrata? Sembra proprio che sia così. Quattro Summit nazionali, centinaia di realtà coinvolte a livello regionale con persone formate, visione e proposte innovative per la cooperazione internazionale. Un recente video riassume questo percorso di crescita e innovazione apprezzato da tutti. La realtà istituzionale sembra però inchiodata ad un’impoverente gestione burocratica

Il percorso del Forum nazionale delle diaspore è iniziato nel 2017 con un’illuminata ed efficace collaborazione tra organizzazioni delle comunità immigrate e delle nuove generazioni da un lato ed Esteri e Agenzia per la cooperazione allo sviluppo dall’altro. L’obiettivo era ambizioso: conoscere e mappare, tra le 2000 associazioni del mondo dell’immigrazione, quelle interessate alla cooperazione internazionale, informarle, formarle, assisterle in merito all’opportunità di partecipare alla cooperazione allo sviluppo italiana; e parallelamente superare la narrazione securitaria sulle migrazioni. Si è trattato cioè di promuove il ruolo attivo delle diaspore come ponte tra i paesi di origine e la società italiana e come protagoniste per lo sviluppo sostenibile, ad arricchimento e completamento delle forme di cooperazione internazionale.

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