“FILANTROPIA È PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA. RUOLO, SIGNIFICATO ED ESPERIENZE DELLE FONDAZIONI ED ENTI FILANTROPICI”

A Padova, “Capitale Europea del Volontariato 2020”,  riuniti i vertici della filantropia italiana, di famiglia, di impresa e di comunità. Ad aprire il dibattito la Lectio Magistralis di Marco Mascia, direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, Cattedra UNESCO diritti umani, democrazia e pace.

A trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e dagli anni dell’entusiasmo per la diffusione della democrazia e la sempre maggior tutela dei diritti umani, l’Europa è attraversata da spinte centrifughe e da un progressivo scollamento tra cittadini, istituzioni e corpi intermedi. La democrazia elettorale evidenzia segni di crisi in molti paesi europei. Oggi, in un mondo epocalmente diverso da venti anni fa, sempre più globalizzato e connesso ma sempre più polarizzato, è necessario ripensare i valori sottesi alla coesistenza sociale di una democrazia partecipativa, al rapporto tra centro e periferie, tra alto e basso. La democrazia non è solo una forma di governo con le sue istituzioni, ma è un insieme di pratiche sociali che hanno come attori tutti i cittadini, ancor prima dei loro rappresentanti eletti. La democrazia è un processo diarchico: istituzioni democratiche da un lato, dibattito pubblico e partecipazione dall’altro ed è su queste due componenti fondamentali della opinione/pensiero critico/dibattito pubblico di qualità e società civile/partecipazione civica, libera, attiva e significativa che la filantropia può intervenire e provare a fare la differenza.

Dibatteranno su questi temi i vertici della filantropia nazionale di famiglia, di impresa e di comunità che si ritroveranno giovedì 16 maggio a Padova in occasione del convegno nazionale aperto al pubblico dal titolo “Filantropia è partecipazione democratica. Ruolo, significato ed esperienze delle fondazioni ed enti filantropici”, organizzato da Assifero, l’associazione italiana che le riunisce, punto di riferimento della filantropia istituzionale in Italia, con 100 membri che contribuiscono al bene comune, investendo ogni anno circa 300 milioni di euro.

La scelta di Padova come luogo dell’importante convegno, unico nel suo genere, non è casuale: la città veneta infatti ha recentemente intrapreso il percorso triennale che, attraverso eventi e progettualità per la solidarietà, la porterà alla proclamazione di “Capitale europea del volontariato 2020”, portabandiera della vocazione all’impegno sociale del nostro Paese.

L’evento organizzato da Assifero, che si aprirà con la lettura recitata da Lorenzo Maragoni di un testo tratto da “Il Cammino della Comunità” di Adriano Olivetti e con la Lectio Magistralis di Marco Mascia, Direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, si inserisce in questo percorso e ha lo scopo di presentare al grande pubblico il ruolo delle fondazioni e degli enti filantropici – circa 140.000 in Europa – che  insieme al mondo del volontariato e del terzo settore, concorrono ad alimentare il cambiamento sociale e a formare e rafforzare i valori che sottestanno a una democrazia moderna. A questi temi sarà dedicato il dialogo tra Felice Scalvini, presidente di Assifero e Gerry Salole, CEO del European Foundation Centre. La seconda parte della mattinata sarà invece dedicata ad alcuni casi generativi di impegno civico con Andrea Menapace, direttore della coalizione CILD- Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, primo beneficiario italiano del fondo CIVITATE, Alessandra Gariboldi, responsabile progetti transnazionali Fondazione Fitzcarraldo, Florinda Saieva, fondatrice della Farm Cultural Park di Favara (AG) e Emanuele Alecci, Presidente Centro Servizi Volontariato Padova.

“In un mondo sempre più globalizzato e connesso, ma anche sempre più polarizzato la democrazia per vivere e prosperare ha ancora più bisogno di affiancare alle proprie istituzioni e ai  rappresentanti politici, un insieme di pratiche sociali che vedano come attori tutti i cittadini: istituzioni democratiche da un lato, opinione pubblica e partecipazione civica libera dall’altro risultano essenziali. E’ su queste due componenti che la filantropia può fare la differenza. Detto in modo chiaro e inequivocabile: i corpi intermedi, le organizzazioni non profit e gli enti del Terzo Settore sono la soluzione più attendibile per evitare il grave rischio che le crescenti diseguaglianze a livello nazionale si trasformino in populismo e xenofobia”. Dichiara Felice Scalvini, Presidente di Assifero

“Una democrazia solida ha un bisogno vitale di una società civile forte, capace, resiliente e uno Stato democratico avanzato deve garantire un ambiente abilitante per lo sviluppo di questi enti. Il provvedimento del Governo italiano sul raddoppio dell’IRES agli enti del Terzo Settore (poi sospeso in extremis anche grazie all’intervento del Capo di Stato), la questione degli stipendi per i loro dipendenti e la cosiddetta norma “spazzacorrotti”, costituiscono derive con conseguenze gravissime ben al di là delle questioni fiscali/tecniche. In questo contesto la filantropia può svolgere un ruolo di attivatore di capitale sociale”. Conclude Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero.

Giovedì 16 maggio – Padova

9:00 – 13:30

Convegno Nazionale di Assifero aperto al pubblico:

“Filantropia è partecipazione democratica.

Ruolo, significato ed esperienze delle fondazioni ed enti filantropici”

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