Una persona non eterosessuale su cinque pensa che il proprio orientamento sessuale sia stato d’intralcio per la sua crescita professionale. La stessa percentuale dichiara di aver vissuto un’aggressione o un clima ostile sul posto di lavoro. Vita i dati che emergono da una recente rilevazione Istat-Unar.
Una persona non eterosessuale su cinque pensa che il proprio orientamento sessuale sia stato d’intralcio per la sua crescita professionale. La stessa percentuale dichiara di aver vissuto un’aggressione o un clima ostile sul posto di lavoro. Sono i dati che emergono da una recente rilevazione Istat-Unar sulle discriminazioni lavorative nei confronti delle persone LGBTQI+ nel biennio 2020-2021. Fuori dall’ambito professionale, temono rimostranze per effusioni in pubblico il 69,7% degli uomini e il 65% delle donne. Oltre il 20% dichiara difficoltà in famiglia nel fare coming out.
La rilevazione è stata condotta su oltre 21mila persone residenti in Italia che al primo gennaio 2020 risultavano in unione civile o già unite civilmente (per scioglimento dell’unione o decesso del partner), considerando sia le unioni civili costituite in Italia sia le trascrizioni di unioni all’estero. I risultati del report, precisa l’Istituto di statistica, non possono quindi essere considerati rappresentativi di tutta la popolazione omosessuale e bisessuale.
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Per evitare di sovrapporre e confondere i concetti di sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale, Vita prova a spiegare questi concetti nel modo più semplice possibile. Per evitare di sovrapporre e confondere i concetti di sesso, genere, identità di genere e orientamento sessuale.
Partiamo da qui: una cosa è l’orientamento sessuale, che risponde alla domanda “chi mi piace”; un’altra è l’identità di genere, che risponde alla domanda “chi sono”, “a qualche genere mi sento appartenente”. E aggiungiamo: sesso e genere sono due cose diverse: in ambito scientifico e culturale la distinzione è acquisita da anni.
Sesso: maschio o femmina (o altro)
In questa prospettiva, per sesso si intende l’insieme di elementi anatomici e biologici che caratterizzano alla nascita una femmina o un maschio. Fino a qui è abbastanza semplice: se ho cromosomi XX e un utero e una vagina sono femmina. Se ho cromosomi YY e un pene sono maschio. In rari casi si parla però di persona intersessuale, nata con caratteri sessuali non univocamente definibili di maschio o femmina.
L’orientamento sessuale
Come dicevamo sopra, l’orientamento sessuale risponde alla domanda “chi mi piace”. I principali orientamenti sessuali sono l’eterosessualità, l’omosessualità e la bisessualità, mentre l’asessualità è talvolta identificata come la quarta categoria.
Secondo un’indagine curata nel maggio 2022 dall’Osservatorio nazionale infanzia e adolescenza della Fiss (Federazione italiana di sessuologia scientifica) attraverso il sito Skuola.net, il 65,9% dei 3500 giovani intervistatati (con età tra gli 11 e i 24 anni) si sente eterosessuale, il 13,7% bisessuale, il 10% asessuale, il 7,5% pansessuale e il 2,9% omosessuale.
Identità di genere: cisgender, transgender o agender?
Per identità di genere si intende, invece, la percezione che ognuno ha del proprio sentirsi maschio o femmina o altro. Si nutre di norme, ruoli e relazioni definite socialmente, e non ha nulla a che vedere con l’orientamento sessuale. Non c’entra quindi con il fatto che una persona sia eterosessuale, omosessuale, bisessuale e pansessuale.
In alcuni casi l’identità di genere si sviluppa in accordo a quella attribuita alla nascita sulla base degli organi genitali. Questo è il tipico caso in cui una persona che ha la vagina si sente donna e quella che ha il pene si sente uomo (cisgender). Ma in altri casi questo non avviene: alcuni hanno la vagina e si sentono uomini; altre invece hanno il pene e si sentono donne. Per loro si usa la parola transgender. Alcuni ancora non si sentono né donne né uomini (sono gli agender); altri poi si spostano fra il polo maschile e quello femminile nel corso del tempo: si sentono cioè talvolta uomini, talvolta donna. È in questo ultimo caso che si parla di identità di genere fluida, o di persone gender fluid.
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