DALL’IPCC NEL 2022 UN QUADRO COMPLETO DELLA CATASTROFE ANNUNCIATA

Il “Riassunto per i decisori politici” diffuso in questi giorni ha provocato grande allarme, ma è solo l’anticipazione dei risultati contenuti in un complesso lavoro ancora in corso. Nell’articolo di ASviS le prossime tappe.

Il “Summary for policymakers” che il 9 agosto è stato pubblicato dal Working group I dell’Intergovernamental panel on climate change (Ipcc) è una anticipazione del sesto Rapporto di valutazione, un’analisi approfondita di circa 14mila pubblicazioni sul clima presente, passato e futuro. Gli oltre 200 scienziati che hanno partecipato al lavoro sono giunti alla conclusione che i cambiamenti climatici sono “inequivocabilmente” causati dall’essere umano e che siano necessarie azioni tempestive e radicali per ridurre gli effetti degli eventi estremi che si verificheranno. Il rapporto, che verrà reso noto integralmente il prossimo anno, peggiora fortemente il quadro rispetto ai precedenti documenti dell’Ipcc e ha innescato un ampio dibattito internazionale, anche perché segnala che ogni ritardo avrà conseguenze catastrofiche. Per comprendere pienamente l’importanza di questo nuovo contributo del panel di scienziati sotto l’egida dell’Onu,  è necessario tracciare un quadro complessivo dei lavori dell’Ipcc.

Il contributo del Working group I è una delle tre parti costitutive dei Rapporti di valutazione che l’Ipcc realizza a scadenza di cinque-sette anni per fornire ai policy makers conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici, sui rischi per il Pianeta e sulle possibili azioni di mitigazione e adattamento.

L’Ipcc è un organo intergovernativo con 195 Paesi membri, istituito nel 1988 dall’Organizzazione metereologica mondiale (Wmo) e dal Programma delle Nazioni unite per l’ambiente (Unep). Non conduce direttamente ricerche e monitoraggi, ma si occupa di valutare le pubblicazioni e i lavori della comunità scientifica relativi al cambiamento climatico. È composto da tre gruppi di lavoro:

  • il Working group I si occupa delle conoscenze scientifiche sui cambiamenti climatici;
  • il Working group II si concentra sull’impatto dei cambiamenti climatici e sulle azioni di adattamento;
  • il Working group III elabora soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

I gruppi di lavoro realizzano tre rispettivi contributi con la medesima struttura: un sommario per i policymakers (Spm), un sommario tecnico con i punti fondamentali e il report completo. I contributi sono il risultato dell’analisi di migliaia di pubblicazione da parte di scienziati e della rigorosa revisione da parte di governi e esperti.

L’articolo completo su asvis.it