CRISI CLIMATICA E DEFORESTAZIONE RENDONO LE FORESTE MENO “AMICHE” DELL’UOMO

Dal 1990 persa un’area pari alla Libia, dal 2010 Sud America e Africa le più colpite. L’Amazzonia è vicina a un punto di non ritorno? L’Italia presenta la sua strategia forestale. L’articolo di Ivan Manzo su asvis.it

Il 21 marzo si celebra in tutto il mondo la giornata delle foreste. Sull’argomento a inizio febbraio il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) ha pubblicato la Strategia forestale nazionale (Sfn). Obiettivo principale è “portare il Paese ad avere foreste estese e resilienti, ricche di biodiversità, capaci di contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica, offrendo benefici ecologici, sociali ed economici per le comunità rurali e montane, per i cittadini di oggi e per le prossime generazioni”.

Il documento, che stabilisce come dovrà essere gestito il territorio italiano forestale per i prossimi 20 anni, dà poi attuazione a parte della “Strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030” e alla nuova “Strategia dell’Ue per le foreste per il 2030”, e integra la “Strategia nazionale per la bioeconomia”, soprattutto in relazione al sistema foresta-legno.

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