COSÌ LA SCUOLA PUÒ DIVENTARE UN MODELLO DI DEMOCRAZIA

Rachele Furfaro presidente di Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli e dirigente del network di scuole “Dalla Parte dei Bambini” nel suo nuovo libro racconta che un’altra scuola è possibile: “Ne abbiamo bisogno più che mai. La scuola deve essere un luogo di partecipazione civile. Ha attraversato il Novecento e il primo ventennio del nuovo secolo ma è rimasta, sbagliando, sempre uguale a sé stessa”. L’articolo su Vita

«Per chi è nato in un quartiere che somiglia a un ghetto o in un territorio isolato e degradato, pensare con libertà al proprio futuro è difficile», lo sa bene Rachele Furfaro, che a Napoli ha fondato, nel 1987, il network di scuole “Dalla Parte Dei Bambini“, dal nido alla scuola secondaria di primo grado. Il network si è impegnato in un programma di rigenerazione educativa e sociale in una delle zone più fragili di Napoli: i Quartieri Spagnoli, un reticolo di vicoli, una periferia nel cuore della città. Il 10% della popolazione qui è rappresentata da minori.E sempre qui il 34% dei ragazzini tra gli 8 e i 14 anni abbandona la scuola. Non esistono spazi neutri, e se la scuola “espelle” questi ragazzi, se non “li sa trattenere”, se non riesce a creare affezione, allora li consegna all’industria dell’illegalità che li usa come mera forza lavoro. «Sono state le nostre scuole», dice Furfaro, «o meglio, è stata la nostra comunità educativa a iniziare il progetto che ha ridisegnando il ruolo e le funzioni di un ex monastero, ha inaugurato percorsi educativi, nuove imprese giovanili, nuova economia sostenibile. Ed è stata la nostra comunità educativa a dare vita alla Fondazione Quartieri Spagnoli, a cui è stata affidata la gestione e lo sviluppo di quel progetto, oggi più semplicemente conosciuto come Foqus».

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