COME LA VALUTAZIONE D’IMPATTO RIDISEGNA LE STRATEGIE

Perché valutare? Cosa valutare? Come valutarlo? Sono i tre quesiti di partenza per ogni organizzazione che intende valutare il proprio impatto sociale. La Vis rappresenta lo strumento perfetto per misurare il contributo delle attività realizzate in termini di benessere comunitario, inclusione e coesione sociale generato. Non basta osservare il cambiamento generato dalle azioni solo sui destinatari diretti di attività in quanto la capacità trasformativa delle non profit investe e coinvolge un più ampio insieme di persone e organizzazioni (comunità di riferimento).
Serena Miccolis e Luca De Benedictis dell’Area AICCON Ricerca analizzano i principali aspetti da considerare nella valutazione d’impatto sociale secondo le Linee Guida.

Le “Linee Guida per la realizzazione di sistemi di valutazione dell’impatto sociale delle attività svolte dagli enti del Terzo settore” (Decreto Ministeriale del 23 Luglio 2019) danno attuazione ed approfondiscono quanto contenuto nella precedente Riforma del Terzo Settore (Legge n. 106/2016), definendo la valutazione di impatto sociale (Vis) come «la valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato».

Tali Linee Guida (Lg) intendono essere una “spinta gentile” per stimolare la proattività e il coinvolgimento delle organizzazioni in questo ambito, senza imbrigliare o burocratizzare la pratica valutativa e iniziano a definire criteri e metodologie condivisi e a rispondere a tre quesiti base: perché valutare? Cosa valutare? Come valutarlo?

Esplicitando che la valutazione deve considerare tanto gli aspetti quantitativi quanto qualitativi, si gettano le basi per una valorizzazione non solo della funzione sociale degli enti del terzo settore (Ets), ovvero della dimensione strumentale e prestazionale delle sue azioni, ma anche degli elementi espressivi e originali di questo tipo di organizzazioni che, da sempre, fanno del perseguimento dell’interesse generale la propria mission.

In questo senso dunque la valutazione di impatto sociale si configura, da un lato, quale parte integrante del riconoscimento attuato dalla Riforma della funzione sociale e del valore degli Ets e, dall’altro, risulta perfettamente in linea con il dna di questo tipo di organizzazioni nella misura in cui permette non solo di dar conto dell’efficienza dell’utilizzo delle risorse, ma anche della sua efficacia.

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