CARO PRESIDENTE DRAGHI, IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE DIVENTI PARTE DI UNA STRATEGIA EDUCATIVA COMPLESSIVA

Facciamo un tavolo costituente i rappresentanti della Scuola dell’Università e di altre Agenzie educative (le Chiese, le Associazioni giovanili ed educative, le rappresentanze della Società civile) perché si elabori una “strategia educativa complessiva” e ci si accordi quali siano quei valori condivisi alla base di una nuova cittadinanza, quale modello di società e quale futuro per noi e per la nostra “madre terra” prefiguriamo.

Egregio Presidente Draghi,

sono Michelangelo Chiurchiù presidente del CESC Nazionale il primo Coordinamento di Enti del servizio civile nato nel 1982. Scrivo a Lei come referente istituzionale del Servizio Civile Universale.

Per quanto inusuale nella prassi delle relazioni di questi anni, in punta di diritto, è Lei come Presidente del Consiglio dei Ministri ad avere la responsabilità ultima di questa Istituzione repubblicana.

Nato esattamente 20 anni fa (il 6 marzo 2001) il servizio civile prima Nazionale ora Universale, da esperienza marginale riservata a poche ragazze è stata attraversata da oltre 500.000 giovani italiani ed è stata riconosciuta, anche grazie alle sentenze della Corte costituzionale, un’istituzione repubblicana al pari della scuola.

Egregio Presidente, nel clima di rinnovamento ideale a livello europeo da cui nasce NextGenerationEU riteniamo che la rinnovata attenzione per i giovani debba valorizzare questa esperienza, ponte concreto tra la formazione e l’inserimento effettivo nella società come cittadini attivi e protagonisti.

Ci uniamo senz’altro alla richiesta pressante dei rappresentanti dei giovani in servizio civile e della rappresentanza dei nostri Enti di garantire negli anni un adeguato finanziamento perché ci possono essere almeno 100.000 giovani all’anno che fruiscano di questa opportunità. Ma questo non basta. Il servizio civile non può essere una sorta di tappabuchi per addormentare e acquietare la coscienza dei nostri giovani che vogliono fare e che vogliono essere protagonisti.

Leggi la notizia direttamente dalla fonte (vita.it)