CAMBIAMENTO CLIMATICO, PER 9 ITALIANI SU 10 È UN’EMERGENZA PER LA SALUTE GLOBALE

Si stima che nel 2030-2050 il cambiamento climatico porterà a circa 250mila morti in più ogni anno, soprattutto a causa di malnutrizione, malaria, diarrea ed esposizione a ondate di calore. Amref presenta “Africa e salute: l’opinione degli italiani”, indagine realizzata da Ipsos. «Clima, guerra e prevenzione delle nuove pandemie, sono le priorità di cui si dovrebbe occupare il nuovo governo a livello internazionale, secondo quando riferisce la rilevazione di Ipsos», ricorda Guglielmo Micucci, direttore dell’organizzazione, «il tema del cambiamento climatico è ormai entrato nell’agenda quotidiana degli italiani, soprattutto nei giovani». L’articolo di Vita

Amref presenta “Africa e salute: l’opinione degli italiani”, indagine realizzata da Ipsos su 800 casi rappresentativi della popolazione italiana. Dopo l’edizione del 2021, con un focus speciale sulla pandemia da Covid19, quest’anno particolare attenzione è stata dedicata al rapporto tra ambiente e salute. Il sondaggio è stato preceduto dal lancio di un documento di Amref sull’approccio One Health (Salute Unica), presentato agli inizi di novembre, in occasione dell’avvio di COP27 la conferenza internazionale dedicata ai cambiamenti climatici. L’indagine Ipsos è stata realizzata tra l’11 e il 17 ottobre.

Tra le prime domande del sondaggio ci sono quelle volte a indagare la conoscenza di COP tra gli italiani: complessivamente il 70% non sa di cosa si occupa. Fra chi invece conosce l’appuntamento (o dopo che viene loro spiegato l’appuntamento), il 64% pensa che le decisioni prese a COP27 possano avere un significativo impatto sull’ambiente nei prossimi anni. Più convinti i giovani adulti (75%), meno gli over 55 anni (58%). Nove italiani su dieci concordano sul fatto che il cambiamento climatico sia un’emergenza per la salute globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) il cambiamento climatico è la più grande minaccia per la salute dell’umanità. Si stima che nel 2030-2050, tale fenomeno porterà a circa 250,000 morti in più ogni anno, soprattutto a causa di malnutrizione, malaria, diarrea ed esposizione a ondate di calore.

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