BE.ST – BEYOND STEREOTYPES: NASCE IL SITO PER CONTRASTARE GLI STEREOTIPI DI GENERE DEDICATO ALLE SCUOLE PRIMARIE

In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della donna, Fondazione PuntoSud lancia Be.St Beyond stereotypes, portale del progetto Be.St Beyond Stereotypes, ideato in collaborazione con il Comune di Milano e dedicato al contrasto degli stereotipi di genere nelle scuole primarie.

Frutto di una sperimentazione durata 24 mesi all’interno dell’Istituto Riccardo Massa di Milano, il portale nasce con l’obiettivo di offrire alle scuole primarie uno strumento di facile fruizione per portare avanti, nel tempo, una riflessione sul tema del contrasto agli stereotipi di genere.

All’interno del sito la scuola potrà trovare indicazioni sul modello, su come applicarlo all’interno del proprio istituto e un’intera area dedicata all’autoformazione .

Be.St è un modello di intervento che si rivolge a tutta la scuola, e parte dal pieno riconoscimento della responsabilità educativa che le scuole, il corpo docente e tutto il personale non docente hanno nei confronti delle bambine e dei bambini.

Il modello è stato costruito, grazie al coinvolgimento di un tavolo di esperti, partendo da un’analisi approfondita dell’ambiente che caratterizza la scuola primaria, sulla base della quale è stata successivamente definita una cornice di riferimento di principi, criteri e attività possibili per eliminare tutte le iniquità di cui le bambine e i bambini possono essere vittime.

L’obiettivo è di proporre, per ogni spazio di azione che anima la vita di una scuola, una riflessione costante volta a riconoscere il peso degli stereotipi sessisti e a mitigarne gli effetti attraverso azioni di individuazione e decostruzione degli stereotipi stessi.

Il lavoro che si chiede di fare al corpo docente è quello di veicolare una cultura priva di stereotipi sessisti, allo scopo di favorire relazioni fondate sul riconoscimento dell’altro, valorizzare le differenze e per prevenire la violenza e i bullismi.

L’originalità del modello Be.St è dato anche dalla stretta collaborazione tra privato sociale (Fondazione PuntoSud), pubblica amministrazione (Comune di Milano) e istituzione scolastica (Istituto Comprensivo Riccardo Massa) che hanno lavorato insieme fin dalla prima fase di progettazione per la messa a punto dello stesso.

“Il tema della parità di genere necessita, ancora oggi, di un profondo lavoro collettivo, e per questo è fondamentale che siano coinvolti tutti i soggetti che entrano in relazione con le nuove generazioni – sottolinea la Vicesindaco e assessore all’Istruzione Anna Scavuzzo –. La scuola è certamente uno dei luoghi in cui questo percorso può essere affrontato in modo condiviso da docenti, istituzioni e famiglie. Accogliamo quindi con grande positività l’avvio di questo progetto, convinti che siano questi i passi giusti verso un futuro in cui gli stereotipi di genere siano un ricordo del passato”.

Il valore aggiunto della prima fase della sperimentazione, come afferma la dirigente dell’Istituto Riccardo Massa di Milano, Milena Piscozzo, è stato il pieno riconoscimento della responsabilità educativa che la scuola, il corpo docente e tutto il personale non docente hanno nei confronti delle bambine e dei bambini rispetto all’educazione alle differenze che deve essere progettata e attuata in maniera sistemica e non più condotta in modo episodico. Risulta evidente come l’educazione alla parità tra i sessi e al rispetto delle differenze sia essa stessa uno strumento fondamentale per la prevenzione degli stereotipi, delle discriminazioni e di atti di bullismo. Peculiarità della scuola è assumere il compito pedagogico e istituzionale di sensibilizzare su tali processi, e di agire consapevolmente per un’educazione volta alla decostruzione degli stereotipi al fine di garantire pari possibilità per ogni persona e di educare la collettività a un’effettiva cultura del rispetto.

Nel prossimo futuro Be.St è impegnato a continuare la digitalizzazione dell’intervento, favorendo l’interazione tra gli attori coinvolti, grazie alle crescenti opportunità e competenze che, purtroppo grazie anche alla Pandemia, sono oggi imprescindibili.