ASVIS, RAPPORTO TERRITORI – AUMENTANO LE DISUGUAGLIANZE ECONOMICHE, AMBIENTALI E SOCIALI: L’ITALIA DEVE ACCELERARE SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE

L’ASviS analizza la sostenibilità di regioni, province, città metropolitane e comuni, e avanza un Decalogo di proposte. Segnali negativi su povertà, lavoro, energia, biodiversità. Bene su giustizia, coltivazioni biologiche, salute.  

“Un anno fa abbiamo deciso di presentare, per la prima volta, un rapporto interamente dedicato ai territori del nostro Paese. Dopo dodici mesi, possiamo dire che sia stata una decisione giusta”. Queste le parole di Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, presidenti dell’ASviS, a commento del nuovo Rapporto dell’Alleanza “I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”. I processi di sostenibilità a livello territoriale, infatti, hanno registrato un forte incremento nell’ultimo anno – sia sul piano regionale che tra le province autonome e le città metropolitane –, dimostrando evidenti potenzialità per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) a livello nazionale. “Questa seconda edizione del Rapporto”, proseguono i presidenti, “conferma l’impegno dell’Alleanza a volersi mettere a disposizione per aiutare a individuare i punti di forza e le criticità esistenti, e per disegnare le politiche per rispondere alle sfide dell’Agenda 2030”. Questo documento è infatti uno strumento unico che, attraverso indicatori statistici elementari e compositi, raccoglie e analizza il posizionamento di regioni, province, città metropolitane, aree urbane e comuni rispetto ai 17 SDGs dell’Onu. Per comprendere l’importanza dei territori, basti pensare che il Sustainable development solutions network (Sdsn) stima in un suo recente Rapporto che 105 dei 169 target degli SDGs (62%) non saranno raggiunti senza un coinvolgimento dei governi subnazionali.

Ma com’è, dunque, la situazione a livello regionale e delle Province autonome? E per quanto riguarda le Città metropolitane?  

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L’ASviS dedica una sezione del Rapporto a un Decalogo di proposte per migliorare il ruolo che i territori possono giocare a livello nazionale per il raggiungimento degli SDGs. Tra queste, le più urgenti sono: la creazione di un sistema multilivello di Strategie e Agende per lo sviluppo sostenibile, strutturato sugli strumenti di programmazione degli enti; l’elaborazione di una Strategia territoriale nazionale (Snt) e di una legge-delega per la rigenerazione urbana, il consumo di suolo e i principi fondamentali per il governo del territorio; il Coordinamento di tutti i programmi di rigenerazione urbana ed elaborazione dell’Agenda urbana nazionale da parte del Comitato interministeriale per le politiche urbane (Cipu); e, per i trasporti, l’acquisto esclusivo di mezzi elettrici per le aree urbane e a idrogeno verde o biometano per le tratte interurbane. Infine, dati gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici e dei fenomeni naturali che si stanno riversando a livello locale, l’ASviS individua una serie di azioni volte al miglioramento delle attività di resilienza e adattamento dei territori nazionali.

IL VIDEO SULLE BUONE PRATICHE DAI TERRITORI

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