ALLARME SCUOLE: OGNI TRE GIORNI IL CROLLO DI UN SOFFITTO «EDIFICI VECCHI E FUORI NORMA»

L’emergenza nei report di Openpolis, Legambiente e Cittadinanzattiva. Servono «manutenzioni urgenti». I fondi del Pnrr: «Occasione unica, ma solo se saranno usati bene»

Sei maggio 2022: tre alunni di un istituto tecnico di Latina sono seduti ai banchi ad ascoltare la lezione, quando il controsoffitto crolla, ferendoli lievemente. Dieci giorni dopo, a Trieste, cede il soffitto della classe di una primaria: per fortuna i bambini erano in giardino. Il 17 maggio, invece, gli allievi di una classe della Rodari di Caivano vanno a pranzare in mensa. Al ritorno quaderni e cartelle sono ricoperti di pezzi di cartongesso: è crollato il solaio, sistemato solo sei mesi fa. Un elenco che potrebbe continuare a dismisura. E ci siamo fermati a maggio. A dire l’entità del fenomeno è Andrea Giannelli, il presidente dell’Anp, l’Associazione azionale dei dirigenti scolastici: «Secondo una rilevazione di Cittadinanzattiva, nelle scuole italiane in media abbiamo un evento di crollo ogni 3-4 giorni: si va dai piccoli distacchi di intonaco alla caduta dei solai».

URGENTE

Buona parte del patrimonio di edilizia scolastica, nel nostro Paese, è vetusta e poco sostenibile. Stando all’edizione 2021 del report di Legambiente «Ecosistema scuola», che fa il punto sullo stato di salute di 7.037 edifici scolastici in 98 capoluoghi di provincia, il 41 per cento di questi istituti necessita di manutenzione urgente (erano il 29,2 nel 2019). Inoltre, un edificio su due non dispone ancora del certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilità (49,9%), prevenzione incendi (43,9%). Pochissimi i nuovi edifici costruiti con criteri di bioedilizia, sono lo 0,9 per cento. Appena 387 quelli classificati in classe energetica A.

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